章節 2: capitolo 2
**Capitolo 2: La Rete di Alleati**
Il sole sorgeva lentamente sull'orizzonte, tingendo il cielo di sfumature rosa e oro. Isabella si svegliò con la determinazione di mettere in pratica il suo piano. Sapeva che per affrontare il duca e liberarsi dalla sua oppressione, avrebbe avuto bisogno di alleati fidati. Ma dove trovarli?
Dopo aver indossato un abito semplice ma elegante, si diresse verso i giardini del palazzo. Quella mattina, l'aria era fresca e profumata di fiori, un contrasto stridente con la tumultuosa vita che conduceva all'interno delle mura del palazzo. I giardini erano l'unico luogo in cui si sentiva parzialmente libera, lontana dalle convenzioni e dalle aspettative della corte.
Mentre passeggiava, Isabella notò un giovane giardiniere intento a potare alcune rose. Era un ragazzo di bell'aspetto, con i capelli scuri e gli occhi vivaci. Nonostante la sua posizione modesta, emanava un'aura di forza e determinazione. Isabella si avvicinò a lui, sentendo un impulso inspiegabile di confidargli i suoi pensieri.
"Buongiorno," disse Isabella, cercando di mantenere un tono casuale. "Il tuo lavoro è sempre impeccabile."
Il giardiniere alzò lo sguardo, sorpreso. "Grazie, vostra grazia. Cerco solo di fare del mio meglio."
"Posso chiederti il tuo nome?" Isabella si sentì strana a fare una domanda così semplice, ma sentiva che c'era qualcosa di speciale in lui.
"Leonardo," rispose il giovane, un sorriso che rivelava una fiducia interiore. "E voi siete la duchessa Isabella."
"È vero. Ma oggi, vorrei che tu mi parlassi come se fossi solo Isabella," disse lei, avvicinandosi un po' di più. "Ho bisogno di qualcuno che possa ascoltarmi."
Leonardo la guardò con curiosità. "Cosa vi preoccupa, duchessa?"
Isabella esitò, ma il desiderio di condividere il suo fardello era più forte della paura. "Il mio matrimonio è… difficile. Ho bisogno di cambiare le cose, ma non posso farlo da sola."
Leonardo si fece serio, i suoi occhi scintillavano di comprensione. "Molti di noi soffrono sotto il regime del duca Vittorio. Non siete sola, duchessa. Ci sono altri nel palazzo che desiderano un cambiamento."
"Chi?" chiese Isabella, il suo cuore pulsante di speranza.
"Ci sono servitori, nobili disillusi, persino alcuni membri della corte. Ma dobbiamo muoverci con cautela. Il duca ha occhi ovunque," rispose Leonardo, la sua voce bassa e sussurrata.
Isabella annuì, sentendo un brivido di eccitazione. "Potresti aiutarmi a contattare queste persone? Ho bisogno di un piano, di qualcuno che conosca il palazzo e i suoi segreti."
Leonardo sorrise, una scintilla di determinazione nei suoi occhi. "Posso farlo. Ma dobbiamo essere prudenti. Il primo passo è trovare un luogo sicuro dove incontrarci."
Dopo aver concordato un incontro segreto, Isabella si allontanò dai giardini con un nuovo senso di scopo. La sua mente correva veloce, immaginando un futuro in cui la libertà non fosse solo un sogno lontano, ma una realtà possibile.
Nei giorni seguenti, Isabella cominciò a osservare attentamente le persone che la circondavano. Notò gli sguardi di intesa tra i servitori e le conversazioni sussurrate tra i nobili. Ogni piccolo segnale le confermava che non era sola nella sua lotta.
Finalmente arrivò il giorno dell'incontro. Isabella si nascose in una piccola stanza del palazzo, un ripostiglio utilizzato per riporre le candele. Le pareti erano umide e la luce fioca, ma il suo cuore batteva forte per l'attesa.
Quando Leonardo entrò, portando con sé altre tre persone, Isabella sentì una scarica elettrica di emozione. Erano un servitore di lunga data, una giovane nobildonna e un ex ufficiale della guardia del duca. Ognuno di loro portava con sé storie di sofferenza e speranza.
"Grazie per essere qui," disse Isabella, guardando ciascuno di loro negli occhi. "Siamo qui per unire le forze. Non vogliamo solo cambiare le nostre vite, ma liberare tutti coloro che soffrono sotto il regime del duca Vittorio."
Le parole di Isabella risuonarono nel cuore di ogni presente, e quella notte, in quel piccolo ripostiglio, nacque una nuova alleanza. La duchessa, il giardiniere e i loro nuovi compagni si unirono per intraprendere un viaggio per rovesciare un regime oppressivo e reclamare la libertà perduta.
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