章 1: Piastrella rossa

il giorno del quarto compleanno di Taylor un anno e mezzo da quando Danny era stato ritrovato sospettosamente il giorno stesso del terzo compleanno di Taylor, Annette squadrò Taylor non riuscendo a scuotersi di dosso che qualcosa nella sua figlia era innaturale e diverso ma non sapeva nominare cosa. Annette ricorda quando prima che lei potesse dare a Taylor un regalo lei fece la sua prima come Taylor insiste nel definirla camminata tra i reami e ritornò con Danny che sembrava quasi spaventato, il giorno dopo Skidmark fu ritrovato dormiente legato al palo mentre mormorava del arrivo vicino dei Travelers. Annette chiede a Taylor di aprire un portale tra Tir Na nÓg e questo mondo per visitare Zoe, Taylor fa un respiro profondo, apre un portale e una volta che Taylor e Annette ci passano attraverso il portale si richiude, sul orizzonte si intravede contrastando pesantemente con il prato fiorito tutto intorno a loro si erge fiero un albero sui cui rami uccelli che sono in realtà le anime dei morti in forma di uccelli stanno cantando una musica bellissima. appena la signora Barnes vede Annette prende forma umana e si inchina di fronte a Taylor mentre saluta la madre della loro regina, Annette e Zoe parlano per un po' di vecchi tempi appena passano 33 minuti Annette e Zoe devono essere separati perché Annette deve andare a lavoro appena Taylor e Annette ritornano al mondo dei vivi Annette si precipitò al suo luogo di lavoro, Taylor intanto si teletrasporta nel territorio del Empire 88 e appena intravede un gangster evoca delle creature umanoidi pelose che sono alte un metro, hanno la pelliccia nera grandi zanne bianche e occhi rossi. e Taylor le ordina di distrarre il gangster loro obbedirono attaccando ad intervalli irregolari il gangster distraendolo tramite suoni cupi e gravi, Taylor's p.ov. evocai una medusa volante e le feci pungere il gangster immediatamente il veleno fece effetto immobilizzandolo, io subito dopo io diedi al gangster l'opportunità di scappare ma lui non la prese e mi insultò pure che insolente, spreco di spazio lo trasformai in un topo per l'insulto