Bab 1: Una normale giornata
Tutti in paese sapevano che Louis e Harry erano una coppia, ogni volta che passeggiavano per le stradine mano per la mano ogni vecchietta, qualsiasi cosa stesse facendo, si fermava e li guardava sorridendo mentre li salutava con un gesto della mano, ovviamente ricambiato dalla giovane coppia.
Erano una coppia piuttosto unita, certo non facevano tutto insieme, ma il fatto che vivessero sullo stesso pianerottolo faceva sì che stessero la maggior parte della giornata insieme.
Il tempo lo spendevano facendo le cose che più gli piacevano, guardare una serie tv insieme sdraiati abbracciati al divano, fare l'amore, andare all'luna park insieme, fare ancora l'amore, andare a cenare nel chiosco di streetfood sotto casa, e ho già detto fare l'amore?.
Si, diciamo che erano molto attivi come coppia.
Ma c'era una cosa che nessuno sapeva riguardo Louis, a parte Harry ovviamente, cioè che era molto insicuro di se stesso, per quanto Harry cercasse di fargli capire quanto fosse speciale, Louis non si sentiva mai all'altezza, si sentiva una nullità.
Aveva finito l'Università delle Belle Arti da poco più di sei mesi, e ancora non aveva trovato lavoro, per questo si sentiva demoralizzato.
Ma tutto cambiò quando una giornata di primavera, quando le foglie marroni avevano lasciato posto a dei timidi boccioli per terra che stavano sbocciando, Harry bussò alla porta di casa sua con un sorriso talmente smagliate da farlo sorridere leggermente di riflesso.
"So che se talmente orgoglioso da non voler farti aiutare, ma guarda cos'ho trovato per strada" e tirò fuori da dietro la schiena la mano che teneva in mano un pezzo di carta.
Tese la mano in direzione di Louis, che lo prese incerto e incominciò a leggerlo.
Era un volantino su cui c'era scritto un'offerta di stage retribuito per i aspiranti attori, dove si, si studiava ma il loro obiettivo principali era formarli direttamente sul campo, la cosa migliore è che era aperta a tutti.
Non ci poteva credere.
Harry gli aveva appena trovato un lavoro.
Ci mise meno di un secondo per gettare le braccia al collo del riccio e ricoprire il viso candido di baci.
Una nuova era era cominciata.